top of page

INFO

Baluar " The Folk Project "

Il progetto nasce dall'incontro di tre vecchi amici, accomunati dalla passione per la musica e per le influenze sonore e culturali dal mondo. Gabriele, Kevin ed Alessandro cominciano a suonare assieme riarrangiando i pezzi scritti inizialmente da Gabriele, chitarrista, cantante e violinista, per un'avventura cantautoriale e, a tratti, teatrale. Gabriele al violino, chitarra e voce; Alessandro al basso; Kevin alla batteria: questa la prima formazione della band. Nascono nuovi arrangiamenti, nuove storie, nuovi modi di raccontare: si configura un genere misto e vario, una fusione di esperienze che i tre apportano e mescolano in folk cantautorale, swing e musiche dal mondo. Il gruppo con l'aggiunta, in seguito, di Giovanni Bauduin, chitarrista e chiave d'accesso ad altre sonorità, trova il proprio equilibrio.

Nonostante da poco all'attivo, i ragazzi hanno già registrato un ep, con 4 pezzi propri, diffondendolo grazie a live, contatti in radio locali e l'utilizzo del crowdfunding, come strumento di condivisione della musica e delle sue potenzialità.

In particolare, si sono esibiti a: Kestè D'Inner (Pozzuoli) , Glory Music Pub (Agnano), Enoteca DiVino (Pozzuoli), Ex Zagarà (Miseno) , Kestè (Napoli),

Certosa di San Martino (evento Earth Hour del WWF Campania),FACTORY BARSHOP(Pozzuoli),Rifugio dell'orso(Monte Matese),Pipe Clup(CE),Lido Sinuessa(CE),Fiera Enologica TAURASI (AV) ,SUNBAR(Monte di Procida)
Giornata Mondiale del Rifugiato 2013 (evento del CEICC, Lungomare Caracciolo, Napoli)
 
Hanno partecipato al Meeting del Mare 2013, esibendosi prima di Ministri e Marta Sui Tubi, ricevendo consensi da parte di colleghi musicisti e pubblico.

 

Ospiti di apertura Alla Festa della riscossa Popolare per il concerto della 99 Posse.

 


 
E' in distribuzione “L’EPPI’”, primo lavoro frutto di autoproduzione, passione e crowdfunding.
Parallelamente, i ragazzi partecipano a contest locali (Headbanger Music Festival 2013 a Mondragone, I° Music Contest Rete Flegrea a Monte di Procida) e proseguono ad esibirsi dal vivo, nei locali flegrei e campani e durante momenti di aggregazione civile e sociale sul territorio, come dimostra l’impegno con il WWF Campania ed il CEICC di Napoli.

 


 

"Gabriele è un musicista

poliedrico, interessato

alla musica tutta, intesa

come strumento capace di

raccontare storie,

denunciare abusi,

calmare ed agitare l’animo

delle persone. Si avvicina

alla musica

all’età di 9anni,

cominciando gli studi di

chitarra classica ed

appassionandosi al blues:

i suoi primi ascolti vanno da John Lee Hooker a Jeff Beck. Mostra interesse per la storia della musica classica e quella folk con radici balcaniche e gaeliche. Contemporaneamente, per influenza paterna fa la conoscenza di grandi nomi della musica d’autore italiana: Fabrizio De Andrè, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Lucio Dalla, Giorgio Gaber. Il piccolo Gabriele cerca di carpirne i segreti, di imitarne le voci e di addentrarsi nella stilistica e poetica proprie di ognuno. In età più matura riesce a sintetizzare questi stimoli in un proprio stile personale, ispirandosi alla figura di Piero Ciampi: la sua lirica, l’espressività e, al contempo, l’ironica amarezza dei suoi testi sono motivo di riflessione e desiderio di miglioramento continuo.
Ha 13 anni quando si avvicina ad uno strumento che lo affascina e di cui diviene discepolo: il violino. Inizia gli studi con il maestro Michele Gaudino, proseguendo con Valentina Montuori. Attualmente, studia sotto la guida di Alberto Maria Ruta.Gli insegnanti forniscono a Gabriele le basi tecniche e teoriche, che ancora approfondisce nel corso del suo studio costante. Il violino è lo strumento che, secondo lui, meglio riesce ad esprimere la sua personalità, nei suoi toni alti e vibranti come in quelli cupi e pesanti.Compone brani di musica strumentale e sperimenta le possibilità del suono col pedale, accompagnando a questa fase di composizione, che dura tutt’ora, una passione per il teatro e la recitazione nei brani musicali.

 

Comincia la sua gavetta esibendosi dove e quando può: non importa che il suo palco sia la strada, la festa di amici, il pub della città o un festival musicale. L’importante è suonare. La musica diventa una costante della sua vita: così si esibisce in Italia ed all’estero, in Irlanda, durante il suo lungo soggiorno di lavoro, fino al 2008.
Tornato in Italia, si apre alla musica popolare: napoletana, calabrese, pugliese, tradizionale. Fa parte dei Dionisos Trio, trio di musica popolare di Monte di Procida, in cui suona chitarra, violino, fiati. Ne apprezza la genuina freschezza e l’allegro entusiasmo.
Suona in diversi gruppi, tutti impegnati a cantare proprie opere piuttosto che fare cover di pezzi conosciuti: è la chitarra dei Genis, band di musica rock; collabora nel progetto dei Desert Clouds, trio indie – rock, in cui si esprime con chitarra, violino e fiati. Decide, poi, di dedicarsi al cantautorato in proprio, mettendo su pentagramma esperienze e pensieri: in italiano ed in inglese, Gabriele canta la vita di ogni giorno, racconta storie di uomini e donne soli, creativi, fuori dagli schemi, grigi, innamorati, veri.
Dal 2008 ad oggi ha partecipato al contest Fire Factory (2010) ed a diverse manifestazioni, tra cui: Festival della musica di San Giorgio a Cremano (2010), notte bianca di Agropoli (2010), premio Michele Sovente (2011), Festival di Cinema e Diritti (2011), Mirabilis Festival (2012), Passion Show (2012), collaborando con artisti flegrei come Mimmo Borrelli, Michele Schiano, Geremia Longobardi e Antonio Della Ragione della Marina Commedia. Ha vinto il Premio della critica per il concorso cantautoriale “Raffaele Spasari” (2012), organizzato dall’associazione culturale Bagnoli Power. In giuria, musicisti (Nino Buonocore, Lino Volpe) e giornalisti (Reika Hinch, Elena Pontoriero).
Attualmente lavora ad un proprio progetto cantautoriale con il nome di Baluar."

  Gabriele "Baluar" Mancino - Vocalist e Violino

      Kevin A. Stefanini - Batteria e Percussioni

Cresciuto in una famiglia

di artisti partenopei,

Kevin si trova,

sin da subito, immerso in

un’atmosfera d’arte e

cultura.

Non sono i giocattoli ad

attirarlo, ma gli strumenti

musicali: all’età di

sei anni, comincia a

prendere lezioni di

pianoforte, per aggiungere,

ad otto anni, anche corsi di

canto e di flauto traverso.

Il lavoro dei genitori, impegnati nella scena del ballo e dell’insegnamento, lo avvicina a svariati generi musicali: musica classica, latina, jazz, blues, cantautorale ed italiana, affiancandosi ai generi prediletti durante l’adolescenza (metal, rock, punk, funk, fusion e folk irlandese). Non tralascia proprio niente, il giovane Kevin, lasciando uno spazio d’elezione particolare alla musica classica napoletana, incontrata sul proprio percorso di vita e di istruzione grazie alla nonna materna.

La passione e l’interesse per gli svariati generi citati lo portano a seguire un percorso di apprendimento originale ed eclettico, spaziando nello studio di diversi strumenti: oltre ai già citati pianoforte e flauto traverso, si avvicina anche al basso, alla chitarra ed alle tastiere. Nel 2005, comincia a suonare la batteria, lo strumento che lo affascina di più e col quale riesce a trovare più strade per esprimere se stesso ed i propri pensieri.

​​Nasce l’amore per le percussioni: inizia a studiare con Roberto Boccia, noto batterista della scena partenopea. Intensifica i suoi studi sotto la guida del maestro Carmine Brachi, fa un breve seminario con Ivo Parlati e non perde occasione di seguire lezioni di nomi noti della scena musicale napoletana (come Rosario Iermano, Frady Malfy, Umberto Guarino).

Dal 1997 al 2001 partecipa a numerose manifestazioni scolastiche. Nel 2008 collabora con gli “Scott And Inshiallah” per le riprese del videoclip "Parmi Les Oliviers".

Nel 2009 interrompe gli studi e i progetti musicali terminando con uno spettacolo alla casa della musica "Orpheus": comincia un periodo di difficile, in cui la musica diviene vero e proprio luogo di pace interiore.

Nel 2012, l’entusiasmo di Gabriele, la sua passione per la musica folk ed il vortice di idee attorno al progetto Baluar, spingono Kevin a credere di nuovo nella musica, non solo come strumento di serenità individuale, ma anche come momento di incontro di sensibilità ed esperienze diverse, per una condivisione di culture e modi di vedere sempre nuovi. Parallelamente al suo impegno nel progetto Baluar, Kevin non perde occasioni per suonare e per scambiarsi conoscenze ed esperienze con i musicisti di strada, considerati portatori di un modo di fare musica puro ed estraneo al mercato del profitto.

Alessandro "Halo" Di Porzio - Contrabbasso e Basso


Alessandro ha 15 anni

quando, per la prima

volta, prende tra le

mani uno strumento

musicale: si tratta

del flauto traverso,

prima chiave di

accesso al mondo

della cultura

musicale che,

presto, si dimostrerà

affascinante e

sconfinato.

E’ il caso a volere

che il suo rapporto

con la musica proseguisse in maniera innovativa: grazie alla frequentazione di musicisti, Alessandro si avvicina ad altri strumenti musicali. Tromba, pianoforte e, finalmente, basso elettrico, lo strumento che risulterà più vicino alla sua sensibilità e che gli permetterà di esprimersi appieno.

Grazie all'aiuto del maestro Costantino Artiaco, sperimenta e conosce varie forme di espressione musicale, fra cui il jazz, il suo genere prediletto. Dopo soli due anni di pratica, gli viene attribuita una borsa di studio per bassisti presso l'Accademia Musicale “Arancia blu”, dove ha collaborato con musicisti ed esperti del suono (tra cui: Mario Nappi, Tony Miele, Alberto Falco e Adriano Formati).

L’espressività creativa di Alessandro non si ferma alla musica: la sua voglia di esplorare linguaggi e conoscere storie lo ha spinto verso il palcoscenico. Così, partecipa regolarmente a corsi di teatro e spettacoli con la compagnia flegrea “Arcobaleno Bianco”.

        Giovanni "Juanny" Bauduin - Chitarre

Sin da tenera età,

Giovanni trova la sua

passione nella musica,

avvicinandosi a generi

come il rock

e l’heavy metal,

ascoltandone

le sonorità,

cogliendone le

molteplici sfumature.

E’ proprio

questo ascolto,

costante ed appagante,

a spingerlo verso

quello che oggi

definisce il proprio

strumento: la chitarra.Comincia a suonare da autodidatta, guidato dalla passione e dall’orecchio, ma la svolta avviene con gli insegnamenti del maestro Corrado Paonessa.

Arriva così a sperimentare diversi gruppi e diversi generi musicali. In particolare, suona e canta con i Telefunken, che successivamente abbandonerà, a causa delle diversità musicali. Consumato da quest'esperienza, decide di distaccarsi dal piano dei gruppi ma senza mai lasciare la chitarra, il suo strumento e sua ragione di vita. Attualmente, è chitarrista nel progetto Baluar e vanta diverse collaborazioni con musicisti esperti della scena campana.

bottom of page